Educazione ai Media nell’Infanzia e Felicità

 

Il tema dell’educazione ai media è stato disciplinato in modi diversi in Europa. E’ stato introdotto nel 1970 in Finlandia l’insegnamento nel programma scolastico nelle elementari e successivamente nelle scuole medie superiori nel 1977, raggiungendo livelli all’avanguardia negli anni ’90. La Svezia è giunta successivamente nell’educazione ai media negli anni ’80. Secondo alcuni, i giovani che frequentano le scuole con programmi di alfabetizzazione mediatica sono più inclini ad impegnarsi politicamente , abituati a confrontarsi con altri coetanei, anche on-line e allo scambio delle idee.

Questo porta dei risultati. Secondo il noto studio dell’UNICEF del 2013 i bambini olandesi sono i più felici all’interno dei 29 paesi più industrializzati al mondo. Il primo posto in questa graduatoria quindi spetta all’Olanda, seguita da Norvegia, Islanda, Finlandia, Svezia e Germania. Tra gli ultimi troviamo Grecia, Italia, Portogallo e Spagna.

Lo studio dell’UNICEF misura cinque aspetti della vita del bambino quali benessere materiale, salute, sicurezza , educazione, attegiamenti e rischi, abitazione e ambiente. I bambini olandesi sono in pole position oggi e lo furono nella graduatoria UNICEF anche nel 2007. (http://www.dutchdailynews.com/dutch-kids-ranked-happiest-in-the-world/)

L’Olanda è inoltre al primo posto circa l’educazione scolastica, l’Italia occupa le ultime posizioni.

Nessuno può dire se vi sia nesso di casualità tra questa graduatoria, efficenza dei governi e repressione della criminalità, ma è oggi in atto stretta cooperazione tra l’interpol USA e olandese nella repressione dei crimini commessi su minori, tale efficienza è documentata a livello mondiale in modo certo.

Nel caso di Robert Mikelsons, ad esempio, si è dimostrata utilissima tale cooperazione. Mikelson aveva abusato di 60 minori nel corso degli anni. Fu individuato da un poliziotto olandese che si era servito delle foto fornite dall’ Interpol. Mikelson fu poi condannato a 18 anni di prigione.

(http://www.interpol.int/news-and-media/news/2012/pr063)

L’Olanda ha investito risorse nella prevenzione dei crimini commessi on-line sui minori, come pure altri paesi nordici. Ricordiamo che qui la principale forma di partenariato è la Dutch Safer Internet Centre (SIC). Consiste di due consorzi associati tra loro. Il primo è l’ECP che mette a disposizione la piattoforma di collaborazione tra governo olandese, industria ed organizzazioni della società civile. Il secondo è la fondazione Meldpunt www.meldpunt-kinderporno.nl.

Le segnalazioni al sito Meldpunt vengono effettuate on-line dagli olandesi, ma anche cittadini di differenti paesi, compreso il nostro, si possono collegare alla pagina di Meldpunt e da ogni nazione si possono inviare al sito informazioni riguardo abusi su minori.

L’ECP ha tra i suoi compiti la gestione del “Pannello della Gioventù” . Questo è composto da 13 ragazzi tra i 12 e i 18 anni che hanno poter consultivo sulle politiche giovanili per il governo e si fanno “ambasciarori” di suggerimenti per gli insegnanti e i genitori. Non c’è dato sapere quanto il Pannello della gioventù possa incidere sulle politiche generali, ma è buon inizio.

 

 

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